Walter Pellegrino a tutto campo

Pellegrino Walter mister Costa LioneL’allenatore della Costa del Lione Walter Pellegrino ha imparato molte cose da Campora San Giovanni, la sua città: “le amicizie influiscono molto sulla persona che diventerai”. “Mercato ok”. “Matteo Gigliotti, giocatore chiave”.

Da bambino la parola “vittoria” aveva un senso?

Da bambino la parola divertimento aveva un senso, aveva senso tirare due calci al pallone con gli amici, poi però quando perdevo scoppiavano i pianti”.

La Famiglia?

La famiglia ha un significato profondo, è quel porto sicuro quando si naviga in acque agitate, non è solo legame di sangue, famiglia è amore, e amore significa vita”.

Il suo luogo natale, la sua infanzia, le sue amicizie?

“Ho abitato a campora fino ai 15 anni, crescendo tra l’attività di famiglia e il campetto di fronte la scuola, poi Cosenza, infine Lamezia… Ho avuto la fortuna di incontrare persone speciali ovunque sia stato, le amicizie influiscono molto sulla persona che diventerai, e sono stato baciato dalla fortuna in questo senso”.

Pellegrino WalterIniziò a giocare a calcio presto?

“Prestissimo… La passione per il calcio mi ha accompagnato da sempre, fino a non poterne fare a meno, ad impregnare quasi ogni momento della giornata”.

Era casinista a quei tempi?

Lo sono tutt’ora. Questo però non significa trasgredire le regole, sia chiaro.”

Amico, carceriere, educatore. Che tecnico è Walter Pellegrino?

“Sono una persona che ama il campo, ama quello che fa, ed ha la stessa passione del primo giorno, che non riesce a stare troppo lontano dal 40 x 20… La giovane età può essere una difficoltà, ma quando si ha a che fare con persone intelligenti, i contenuti che trasmetti sul campo sono importanti e dimostri di essere un tecnico coerente il rispetto dei giocatori lo guadagni”.

Lei rispettava i suoi allenatori? Ascoltava i loro consigli?

Quando giocavo facevo il portiere, quindi ogni consiglio era importante quanto un errore, ti lasciava sempre qualcosa se preso nel verso giusto… Credo che questa predisposizione all’ascolto e al migliorarsi quotidianamente sia la vera accezione di umiltà e di mentalità vincente”.

Lei è stato alle “dipendenze” di molte società e molti presidenti.

“Mi limito all’esperienza da tecnico, tra Lamezia Soccer e Costa del Lione. Mi hanno dato tanto, per ragioni diverse sono estremamente grato ad entrambe, ma piuttosto che delle differenze mi piace dire cosa hanno in comune, ovvero la voglia di crescere costantemente, di lasciare piena autonomia nella gestione sportiva e garantirmi una fiducia a volte superiore rispetto a quella che magari ho meritato”.

Come si trova in Costa del Lione?

“La Costa del Lione per un allenatore è una società perfetta. C’è il rispetto per il ruolo, che purtroppo nel dilettantismo ma anche oltre è una prerogativa che viene meno, dove i presidenti entrano nel merito tecnico o influiscono nelle scelte. Qui invece c’è cultura del lavoro, si respira aria di professionismo, ogni componente è cosciente delle proprie mansioni, e nessuno lavora per apparire o per sentirsi dire grazie, ma perché crede nella causa, crede nel dare un qualcosa di bello,di speciale in un paese come Falerna”.

Che cosa servirà quest’anno alla Costa del Lione per centrare gli obiettivi?

“Servirà mantenere la stessa fame dello scorso anno, lavorare per migliorarsi e rimanere coesi nelle difficoltà che possono presentarsi nell’arco della stagione o nella gara stessa; sono convinto che quando si è uniti e compatti, in una partita equilibrata, che si decide con un episodio, l’andamento non sia casuale, che la “fortuna” gira sempre a favore di chi lavora bene e fa il massimo, saranno queste partite a fare la differenza poi nel corso del campionato”.

Vi siete mossi bene sul mercato?

“Abbiamo,rispetto allo scorso anno, perso per motivi diversi Scarfo, Matarazzo e De Cario, tre elementi che lo scorso anno avevano un minutaggio alto; di contro sono arrivati Madonna e Minieri, ragazzi che conoscono lo sport e lo hanno giocato con principi simili ai miei, Vaccaro e Gigliotti dal calcio a 11, che sebbene siano alla loro prima esperienza nel c5, hanno maturato esperienze importanti nel calcio e quindi non avranno particolari problemi ad inserirsi. Credo che Gigliotti possa essere il giocatore chiave della stagione, ha qualità enormi, che dovrà mettere al servizio della squadra”.

Scritto da: comunicato stampa