Andy Dragone, sangue e cuore calabrese in serie A

Calabria Futsal intervista il calcettista della L84

Oltre a quelli della Cormar Futsal Polistena c’è un altro calcettista legato fortemente alla nostra regione che milita nel campionato di serie A. Si tratta di Andy Dragone, 31enne atleta della L84, che poche ore fa ha affrontato e battuto proprio la Cormar Futsal Polistena. “Tecnicamente” Andy è nato a Chivasso, in provincia di Torino, ma da genitori della nostra regione trasferitisi in Piemonte tanti anni fa. Il suo sangue e il suo cuore sono quindi calabresi a tutti gli effetti, tant’è che basta “spulciare” sul suo profilo Facebook per osservare la sua foto copertina con il cartello “Cropani” (cittadina in provincia di Catanzaro di cui sono originari i suoi genitori e i suoi nonni, ndr) in evidenza.

Si, sono nato a Chivasso – esordisce – ma il cuore è di Cropani, la città natale dei miei nonni e dei miei genitori. Mi sento calabrese a tutti gli effetti, d’estate scendo giù per le vacanze ed è sempre bello ritrovare parenti e amici”.

Ci racconti un po’ della tua carriera? Quando è nata la tua passione per il futsal?
“Per lavoro ho dovuto abbandonare il calcio dopo 7 anni trascorsi tra serie D, Eccellenza e Promozione. Vanto anche una presenza in Lega Pro con la maglia dell’Ivrea nella stagione 2008/09. L’allenatore di quella squadra era Devis Mangia, attuale ct della nazionale di Malta ed ex ct dell’Under 21 azzurra, e tra i miei compagni di squadra in quel match c’erano Alessio Dionisi, da questa stagione allenatore del Sassuolo, e Gianluca Lapadula, ora al Benevento, ma in passato al Genoa, al Milan e al Lecce. Per quanto riguarda il futsal, sono sempre stato attratto dallo sport della “palla a rimbalzo controllato”, ma ho iniziato a praticarlo tardi, nelle categorie più basse all’aperto, per poi piano piano modificarmi come giocatore, imparare molto e ad adattarmi fino ad arrivare a giocare in serie A”.

Quest’estate il “come back” alla L84, che ti ha permesso a 31 anni di esordire in serie A (lo scorso 12 ottobre contro l’Olimpus, ndr). Ci racconti questi ultimi tuoi mesi e l’emozione di calcare per la prima volta il parquet nella massima categoria nazionale?
“Tornare in L84 è stato facile. C’è un senso di appartenenza e di gratitudine verso questi colori e verso questa società. Mi sento ben voluto e rispettato sia dal mister che dai compagni, praticamente a casa, e questo mi crescere e mi fa allenare con serietà e serenità. Il debutto in serie A a 31 anni è stato qualcosa di unico e magnifico. Ho vissuto un vortice di emozioni tra ansia, adrenalina, trans agonistica, ma alla fine è andato tutto bene e siamo anche riusciti a portare a casa i 3 punti!”

Dici L84 e non puoi fare a meno di dire anche Claudio Marchisio che, ricordiamo, fa parte della dirigenza della società torinese. Cosa pensi di lui?
“Claudio Marchisio è il nostro uomo immagine. È una figura di grande rilievo per la città di Torino”.

Prima del tuo ritorno alla L84 sei stato per diversi anni protagonista con la Domus Bresso insieme al reggino Peppe Surace, nonché avversario di altri tuoi “conterranei” come Nino Casile e Totò Richichi in un girone A di serie B dal sapore calabrese. Ci parli del tuo rapporto con loro?
“Con Beppe Surace c’è un legame sincero, un rapporto di sana amicizia e ci si sente spesso. Ci siamo conosciuti nei due anni alla Domus Bresso e lui da capitano mi ha subito accolto, facendomi sentire parte integrante della squadra. Beppe è una persona verace e diretta, è già un allenatore in campo. Con Totò Richichi ci siamo conosciuti sui campi, da avversari e c’è stima e rispetto reciproco. A Totò e Nino Casile auguro il meglio nella loro avventura con la MGM 2000. Tra l’altro devo fare i complimenti al direttore che ha allestito una squadra molto competitiva”.

Da poche ore hai affrontato la Cormar Futsal Polistena. Un commento sulla gara e su dove potrà arrivare la formazione bianconera in questa stagione.
“La Cormar Futsal Polistena è una squadra molto fisica e ha un roster con giocatori di grande esperienza. È arrivata a Settimo con 6 punti che le hanno dato inerzia mentale positiva, ma c’è da dire anche che non è facile giocare ogni 3 giorni soprattutto se devi affrontare due trasferte così lunghe come Dosson e Torino. A ciò aggiungiamo il fatto che mercoledì noi abbiamo fatto una partita superlativa. Sono comunque sicuro che i bianconeri si faranno valere nel prosieguo del campionato”.

Segui il futsal calabrese? Se si, che idea ti sei fatto sul suo stato di salute?
“Si, seguo il Futsal calabrese . Mi capita di vedere qualche partita di Pirossigeno, Catanzaro Futsal, Bovalino, Ecosistem Lamezia Soccer e anche del Cataforio, di cui me ne parlava spesso Surace. Penso che in Calabria il Futsal sia molto seguito, con molti tifosi appassionati e spero che questa disciplina possa migliorare nella “nostra” regione, ma anche in tutta Italia!”

Grazie mille per la disponibilità, in serie A continueremo a seguirti e a fare il tifo per te, per Paolo Aiello, per il Futsal Polistena e per i nostri arbitri!
“Grazie a voi per l’intervista e l’interessamento. Un abbraccio grande a tutti gli appassionati di Futsal, a tutti i tifosi e a tutti i calabresi”.