Rogit – Cefalù è il big match del turno di Coppa Italia. Due club gloriosi, due squadre che per motivi diversi, in questa gara, più che mai, proveranno a vincere. Al pathos solito che regala una sfida come questa, inevitabilmente, si aggiungono motivazioni dati dall’attualità, dalla classifica, dai tradimenti. Rogit – Cefalù non è mai una gara banale, non lo sarà quella odierna. Ma, vediamo come si vive questo scontro con il biancoblu Franciel Soso.
Chi ritieni – apparentemente sereni- delle due la squadre, che si senta più messa sotto pressione da questo match? Dopo la scorsa partita decisioni arbitrali vergognose?
Credo tutti e due. Siamo abituati a essere nella parte alta della classifica, mentre questa partita è ad eliminazione diretta, la tensione si fa sentire perchè chi sbaglia è fuori. Abbiamo gli occhi puntati addosso perchè siamo costretti a vincere per non mettere a rischio la nostra forma. Siamo obbligati a vincere anche per rasserenare l’ambiente. Per quando riguarda la scorsa partita a Cefalù, ha già parlato la società che ha presentato un esposto alla Divisione C5 e AIA, non mi piace parlare degli arbitri però gli sbagli sono sempre contro di noi.
Cividini e Menini. Qual è stata la tua reazione al suo trasferimento da Cefalù a Rossano?
Sono stato contento perchè sono due grandi giocatori. La loro esperienza può solo giovare al Rogit, sia in campo che negli spogliatoi. Nelle partite precedenti hanno dato una grossa mano a studiare l’avversario e contrastarlo.
La classe non ci manca anche se le altre squadre si sono rinforzate, credo che se il Rogit gioca “da Rogit” potrebbe farcela. Il cammino è lungo ma goccia per goccia il secchio si riempie.
Si può dire che nella sfida vedremo un confronto tra passato-presente e presente-futuro? Quale, o chi, credi sia il punto di forza della squadra avversaria?
La sfida di oggi è presente! Il punto di forza del Cefalù è il gruppo, che gioca insieme da molto tempo, con schemi e mentalità consolidati, la fame, la necessità/voglia di fare la Partita. Anche nei momenti di difficoltà la forza del gruppo riesce a raddrizzare le cose.
Siamo del parere che il calcio giocato è diverso da quello televisivo. Sei d’accordo con questa affermazione?
Sicuramente sul campo si vive tutto in modo diverso rispetto a quello che si vede in tv. I tempi sono più veloci, ci sono dettagli che sul campo non si vedono mentre in tv vengono amplificati e poi chi guarda la tv non è nel mondo di chi il calcio lo vive giorno per giorno come allenatori e giocatori, con tutti i problemi che ne derivano e molto spesso certe decisioni non si comprendono.
Scritto da: comunicato stampa