Il dirigente Luigi Guido lascia la Magic Crati

“Accetto, rispetto, ma non condivido la scelta di Reda di rinunciare all’A2”

Ho preferito attendere qualche giorno prima di sortire questa sofferta ma ponderata decisione.
Non è stato facile per chi come me è stato tra i fondatori dell’allora Città di Bisignano oggi Magic Crati; per chi come me sin dall’inizio ha accompagnato passo dopo passo nella sua crescita questa società, e mai e poi mai avrei pensato che questa realtà potesse sfiorire di colpo tra le mani.
La decisione del patron Reda per quando mi riguarda è giunta realmente come un fulmine a ciel sereno.
Una decisione personale, che in virtù della profonda amicizia accetto e rispetto, ma che da sportivo non condivido.
La rinuncia a disputare una serie A2 nazionale conquistata per meriti sportivi negli ultimi tre anni anni e ricominciare nuovamente da un campionato regionale con questi colori per me equivale ad una sconfitta.
Tutto ciò che è successo rappresenta una perdita per l’intero movimento calabrese e forse questa “scelta” meritava maggiore condivisione approfondimento e collaborazione.
La Magic sicuramente ripartirà con un nuovo progetto nel quale sportivamente non mi ritrovo ed è per questo che pur augurando ogni bene e successo ufficialmente lascio col cuore in mano, ma con la piena consapevolezza che io ho dato tutto per questa società.
Al presidente Reda va il mio ringraziamento per le ultime tre esaltanti stagioni sportive ricche di sacrifici e di tante soddisfazioni e sono fermamente convinto che nella provincia di Cosenza è difficile trovare una persona più appassionata di lui.
Al direttore Barbarossa grazie per i tanti consigli che custodirò gelosamente nel mio bagaglio personale e sportivo.
A dirigenti, allenatori e atleti che si sono susseguiti negli anni, va un grazie per aver fatto parte di questo mio scorcio di vita.
Il futsal resta e resterà sempre la mia passione ma per ora devo ancora smaltire il duro colpo per ritrovare gli stimoli giusti per ripartire.
Per ora vorrei dedicarmi ai miei progetti personali e familiari che spesso sono stati sacrificati dall’impegno sportivo.
Grazie a tutti.
Luigi Guido.