Fabrizio, il presidente Olivieri: ‘Non saremo la cenerentola’

Fabio Olivieri presidente del Fabrizio

di Davide Costante – Le prime parole del Presidente onorario del Fabrizio Fabio Olivieri, sul calendario appena diramato dalla Divisione calcio a 5. 

Dopo il discutibile annullamento del primo calendario, finalmente quello definitivo e ufficiale. Il suo pensiero?

Premesso che non ci è piaciuta la pubblicazione con successivo annullamento, ma preferisco non aggiungere altro. Per il definitivo credo sia difficile dire se sia positivo o negativo, anche perché essendo neofiti della categoria, conosciamo poco della forza delle squadre. Posso assicurare grande entusiasmo per l’esordio contro il Real Rieti.

La squadra non si chiamerà più Pasta Pirro, ci anticipa il nuovo main sponsor?

Anche se non sarà più il main sponsor, la famiglia Pirro sarà sempre vicina alla squadra. Stiamo lavorando con alcune società e a breve comunicheremo il nome dell’azienda che verrà rappresentata in campo nazionale dal nostro team.

Campagna acquisti importante per una matricola; Bertoni decisamente la stella?

Abbiamo operato come sempre con grande oculatezza, sfruttando le opportunità che ci ha offerto il mercato, compatibilmente con il nostro budget. Bertoni è il top player che serviva, per cercare di ottenere la salvezza e per avvicinare i calabresi al Palabrillia.

Mercato chiuso, oppure state cercando ancora qualche altro giocato?

Assolutamente no, stiamo lavorando per un altro portiere e intanto rimaniamo alla finestra pronti a cogliere eventuali opportunità.

Lei ha voluto fortemente la serie A, come se la immagina e cosa le piacerebbe che accadesse?

Sono molto ambizioso, come ambizioso è il popolo coriglianese, che nello sport ha sempre cercato di primeggiare, per cui era giusto regalare a questa città questo prestigioso campionato. Al momento non immagino nulla, ma mi auguro con tutto il cuore, che i sacrifici fatti siano ripagati dalla presenza costante del pubblico che darà il suo enorme contributo per la salvezza della nostra squadra, patrimonio dell’intero territorio.

Ariati, Marcelinho, Siviero e Bachega, non ritiene sia rischioso cambiare tanto?

Mi auguro di no, però vorrei precisare che abbiamo proposto ad alcuni di questi di rimanere, ma loro hanno preferito altre piazze. Noi rispettiamo le scelte dei giocatori e loro devono comprendere le nostre.

Scritto da: Davide Costante