Derby di Polistena, che vinca il fair play

Polistena pre garadi Giuseppe Praticò – l derby, si sa, è un match “a parte”. Se poi ci aggiungiamo il fatto che le due squadre che scenderanno in campo si trovano ad occupare i vertici alti della classifica, allora lo spettacolo si preannuncia tutto da gustare. È atteso il pubblico delle grandi occasioni, sabato (calcio d’inizio alle 15:00), per la stracittadina tra Polistena Calcio a 5 e Futsal Polistena.

Una città, Polistena, dove tra gli appassionati di sport non si fa che parlare d’altro da una settimana. Vuoi per il fatto che il calcio sia quasi scomparso (il glorioso Polistena non esiste più, e solo alcuni giovani volenterosi hanno dato vita ad una squadra iscritta al campionato di terza categoria), vuoi perché i due team stanno conducendo un campionato di tutto rispetto.

Squadra2Grinta contro tecnica, tenacia contro esperienza. Polistena contro Futsal è il match che riporta, un po’ indietro le lancette del tempo, quando a sfidarsi sul terreno del vecchio Comunale erano le due squadre che rappresentavano il centro pianigiano. E ciò vuol dire sfottò, battute al vetriolo. Ma anche un po’ di tensione, visto che tra le squadre vi sono molti ex per i quali il match vorrà dire tanto, e che, durante la settimana, non hanno mancato di “punzecchiarsi” tra loro.

Il Polistena del mister-presidente Michelangelo Spanò conterà su una rosa per la maggior parte rinnovata, fatta di giovani anche alla prima esperienza nel mondo del pentacalcio come Elia o Insana, ma che stanno ben figurando nel campionato di C2. Giuseppe Varamo, invece, ha la fortuna di allenare una delle squadre più forti dell’intero campionato. Nino Cannizzaro è di sicuro tra i giocatori più forti del panorama calcettistico reggino, così come Andrea Varamo rappresenta una certezza per quanto concerne i gol ed il rendimento. E poi due portieri come Galatà e Borgese è un lusso che in pochi possono concedersi.Si preannuncia, dunque, un match di altissimo livello.

Sicuramente teso, “maschio” (come un derby deve essere giocato). Con la speranza che alla fine dei sessanta minuti sia lo sport e la lealtà a prevalere, al di là di ogni risultato. Il pubblico sarà quello delle grandi occasioni. E magari il campetto Longo non ce la farà a contenere tutti gli spettatori. Forse in un palazzetto dello sport degno di questo nome, lo spettacolo sarebbe stato ancora più bello.