Pasta Pirro, la settimana più AttesA

 

Ceppi mentre spiega alla panchina

Dopo l’incredibile impresa di Orte, la Pasta Pirro Corigliano si prepara per quello che potrebbe essere il match point, di questa fantastica stagione della società della famiglia Olivieri-Santella. 49 i punti totalizzati finora, frutto di 16 vittorie, 1 pareggio e 2 sole sconfitte, corredate da 82 gol fatti e soli 41 subiti. Proprio nella gara di Orte il maggior numero di reti segnate in una sola gara (8).  Riporcorriamo la stagione con l’artefice della cavalcata del team ausonico.

 

Mister, ripercorriamo velocemente questi mesi…

Ripercorrere sei mesi non è semplice per le molteplici sfaccettature che si potrebbero argomentare quindi mi limiterò alla costruzione della squadra quando in sede di programmazione con la società, nello specifico Giuseppe Madeo, abbiamo scelto di puntare le nostre attenzione su determinati giocatori, tenendo sempre in considerazione la richiesta della società che è quella di integrare la squadra con giocatori importanti facendo attenzione a far crescere, ove fosse stato possibile, coloro i quali hanno in passato lottato per questa maglia e che avrebbero fatto parte di nuovo di questa rosa. Guardando oggi dentro lo spogliatoio crediamo con presunzione di aver fatto le scelte giuste sia dal punto di vista tecnico tattico ma soprattutto dal punto di vista umano.

Parliamo del suo approccio con il gruppo.

Il mio rapporto con il gruppo si basa sulla chiarezza sia nelle regole da seguire dentro lo spogliatoio, che sono poche e precise, sia nel rapporto interpersonale che inevitabilmente ci legherà per un periodo di tempo. Preferisco sempre essere chiaro e diretto anche quando devo comunicare una brutta notizia (una tribuna) piuttosto che usare giri di parole. Nel corso degli anni ho imparato ad essere aperto rispetto alle idee dei giocatori e quindi utilizzo un metodo democratico quando mi viene posta una determinata soluzione. Ovviamente questo è possibile ove c’è rispetto delle figure rappresentate dentro e fuori dal campo, e dove c’e accettazione e consapevolezza che la decisione finale sarà comunque mia.

Quanto ritiene si siano evoluti i ragazzi e la squadra, rispetto al gioco, attraverso le il suo insegnamento ?

Ritengo che la squadra sia cresciuta molto da un punto di vista tecnico, siamo partiti da principi di gioco semplici e ci siamo evoluti nel corso delle sedute di allenamento. È cresciuto soprattutto il rispetto e l’ammirazione reciproca dell’uomo rispetto al giocatore ma non credo che tutto questo sia stato possibile solo attraverso il mio insegnamento bensì attraverso la stima e la collaborazione reciproca che tutti hanno nei confronti degli altri.

Di cosa si ritiene più soddisfatto ?

Senza nulla togliere ad altri la crescita dei più giovani della rosa, che spesso partecipano fattivamente alle gare di campionato, credo che sia un motivo di grande soddisfazione, ma anche qui non posso prendermi il merito totale perché credo che vada diviso in parti uguali tra tutti i componenti del gruppo perché ognuno a suo modo e con la sua personalità si è messo a disposizione mia e del gruppo stesso, ed è questo probabilmente l’aspetto che mi inorgoglisce di più.

Sabato 22 Febbraio 2014, cosa le viene in mente ?

Una giornata indimenticabile che tutti allenatori vorrebbero vivere prima o poi. Una partita perfetta vinta ad Orte non tanto dal punto di vista tecnico-tattico ma ancora una volta devo sottolineare l’aspetto emozionale: eravamo consapevoli di trovare un ambiente teso, ci siamo preparati mentalmente ad affrontarlo e la squadra è stata perfetta, ogni singolo è stato perfetto. Credo che più di aver guadagnato 3 punti, sabato 22 febbraio tutti noi siamo cresciti come uomini riuscendo a dominare i nostri impulsi emotivi e concentrandoci esclusivamente nel gioco.

Ed ora, come si prosegue un cammino del genere, rispetto a imminenti impegni importanti, come Latina in casa e le finali di Coppa in terra Sarda ?

Perseverando! In genere si fa’ ricorso alla motivazione o alla forza di volontà quando incontriamo ostacoli o difficoltà, io ritengo che sia ugualmente difficile mantenere una motivazione alta dopo aver raggiunto obiettivi che credevi difficilmente raggiungibili. Sabato prossimo affrontiamo il Latina, una squadra importante che ha sempre dichiarato dall’inizio di voler vincere il campionato, noi ci siamo guadagnati con l’impegno e con il sudore la possibilità di giocarci questa partita, quindi la nostra più grande motivazione nella settimana che la precede sarà esattamente questa, fare in modo che tutto quello che è stato speso nell’impegno e nella volontà individuale non venga gettata al vento. La Coppa Italia in questo momento mi sembra ancora così lontano…

Ci parli del suo futuro…

Il futuro di un allenatore è sempre incerto perché legato a tanti fattori. Non posso negare che il lavoro svolto qui a Corigliano, e negli anni precedenti mi abbiamo portato dei contatti per il futuro, ma un allenatore deve sapere quando vivere il presente, e quando pensare al futuro, e in questo momento la mia priorità è la Pasta Pirro Corigliano e sicuramente lo sarà anche a fine campionato. Detto questo il futuro è ancora da scrivere. 

Il tecnico umbro conclude invitando a raccolta i propri tifosi.

Quella di sabato è una gara dal fascino particolare, che potrebbe segnare una pagina di storia per lo sport coriglianese, per cui il mio invito è rivolto a tutto il popolo affinchè possa venire in massa a sostenerci, così come hanno fatto sabato scorso a Orte.

Scritto da: redazione