Francesco Lopetrone: “Playoff bella sorpresa, ripagati dei sacrifici fatti!”

Calabria Futsal intervista il bomber della Spadafora Caffè Coop Luzzi che allo sprint finale ha agguantato i playoff

I piani alti della serie C2 ci hanno restituito adrenalina e colpi di scena fino all’ultima giornata di campionato, disputata lo scorso sabato. “Sulla carta”, come si suol dire, la quinta squadra ammessa a disputare i playoff sembrava ormai l’Aesse Building che chiudeva la regular season sul campo del Real Krimisa, compagine che si appresta ad affrontare i playout. L’altra contendente, la Spadafora Caffè Coop Luzzi, affrontava in casa la corazzata Duelle Futsal Cetraro, seconda forza del campionato. A dimostrazione che la carta resta carta ed ogni partita alla fine va giocata, la squadra catanzarese cadeva a Cirò Marina mentre la luzzese vinceva davanti ai suoi tifosi, grande festa a fine match, agguantati i playoff all’ultima giornata.
Uno dei grandi protagonisti di questa vittoria ma, soprattutto, del girone di ritorno nel quale ha dato il suo fondamentale apporto alla causa Spadafora Caffè Coop Luzzi, è il bomber Francesco Lopetrone. Pivot, classe ’94, due volte tra i Top12 di Calabria Futsal, macchina da goal che non ha mai deluso le aspettative, in particolar modo realizzative, dei colori che ha indossato.

Lo abbiamo intervistato dopo il raggiungimento dei playoff, nell’attesa delle date degli spareggi.

Tanti anni che giochi e il fiuto del goal non ti è mai mancato. Per parlare del recente passato, lo scorso anno ne hai messi a segno ben 34 in C1, hai lasciato il segno anche nel campionato nazionale di B con il Città di Acri, il tuo “solito” goal da quelle punizioni perfette. Da gennaio a marzo ne hai totalizzati 15. Quanto è importante per un pivot, soprattutto con la tua personalità, mantenere questo ritmo sotto porta?
Diciamo che ormai in 15 anni di carriera in tutte le categorie giocate sono riuscito sempre a segnare tanto. Secondo il mio pensiero e il mio modo di vedere questo ruolo, il pivot deve essere bravo ad aiutare i suoi compagni nella fase difensiva, ma soprattutto deve essere quel giocatore che finalizza al meglio le azioni di squadra. Mi sono sempre allenato con la mentalità e con la dedizione di non sbagliare quasi mai sotto porta, cercando di sfruttare al massimo tutte le occasioni che si presentano durante una partita.

Hai conosciuto svariate realtà, categorie e molte persone, quanto incide il fattore ambiente sul rendimento di un giocatore? Sei sempre stato un professionista, ho avuto modo di vederlo da vicino, dove trovi motivazione quando è difficile vederla in maniera nitida?
Per ogni giocatore, a qualsiasi livello e in qualsiasi categoria, è fondamentale trovare un ambiente tranquillo per rendere al meglio, ma soprattutto secondo me bisogna trovare le persone giuste che credono in te e nelle tue potenzialità, in modo da far uscire fuori tutto il proprio valore. In ogni stagione, in ogni squadra, in ogni gruppo, in ogni società si possono riscontrare delle situazioni difficili, ma bisogna avere sempre quella mentalità e professionalità per uscire fuori dalle situazioni difficili e trasformarle in prospettive migliori.

Inizi la stagione con il Città di Acri in B, poi torni nella tua Luzzi durante il mercato di riparazione. Come mai questa scelta? Tra i tuoi compagni di squadra tanti tuoi compaesani e anche qualche tuo ex compagno di avventure, come Metallo. Come ti sei trovato?
Ho preso questa decisione a malincuore durante la stagione per via di motivi lavorativi e personali che non mi permettevano di mantenere l’impegno con il Città di Acri in una categoria come la serie B dove c’è bisogno di tanti sacrifici e dedizione. Volendo continuare a giocare e a divertirmi ho preferito ritornare “a casa”, sia grazie alle opportunità che la società mi ha prospettato sia per il gruppo che sapevo di trovare, ragazzi fantastici che conoscevo e compagni con cui ho affrontato tante battaglie e avventure come il mio grande amico e grande calcettista Marco Metallo.

Ultima giornata al cardiopalma, qualcuno lo ha chiamato “il miracolo”. Servivano le giuste combinazioni e sono arrivate: mentre voi stavate sopra alla Duelle Futsal Cetraro, l’Aesse Building incredibilmente perdeva sul campo del Real Krimisa. In campo sapevate qualcosa? Come avete vissuto questo inaspettato ma sperato momento?
Abbiamo fatto un girone di ritorno pazzesco, dove ogni partita l’abbiamo affrontata come una finale per cercare di arrivare al nostro obiettivo. All’ultima partita sapevamo di incontrare una grande squadra come la Duelle Futsal Cetraro, formata da grandi giocatori e con una grande società dietro, ma siamo entrati in campo con la consapevolezza di cercare di vincere e aspettare i risultati dagli altri campi che alla fine ci hanno fatto una bella sorpresa e ripagato dei sacrifici fatti.

Sarà proprio la Duelle Futsal Cetraro ad accogliervi nel proprio campo, una squadra sicuramente attrezzata ma contro la quale avete disputato un’ottima partita sabato scorso e tu sei stato ancora una volta protagonista di una grande prestazione. I playoff si sa, sono una competizione che esula da ogni altra. Sei fiducioso? Cosa ti aspetti e che partita sarà?
Sarà una partita molto difficile ma allo stesso tempo entusiasmante perché affronteremo una squadra formata da grandi calcettisti che giocano un gran futsal. Siamo consapevoli di trovare anche un ambiente caldo, sportivamente parlando, perché giustamente giocheranno davanti ai loro tifosi e avranno una marcia in più, ma ci faremo trovare pronti e cercheremo come sempre di uscire dal campo, qualsiasi sarà il risultato, con la consapevolezza di aver dato tutto.

Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo, Francesco!