Pirossigeno Città di Cosenza, i giudizi di fine stagione

La società rossoblu traccia un bilancio su questa annata oltre le aspettative

Finisce a Polistena, nella finale playoff del girone D della serie A2, la meravigliosa stagione 2020/21 della Pirossigeno città di Cosenza. Finisce con una sconfitta figlia di un paio di episodi poco comprensibili frutto di decisioni che hanno fatto discutere (sempre con pacatezza e correttezza) e che hanno lasciato qualche dubbio. Ha vinto il Polistena 4-3 e non si può dire che non abbia meritato, ma la stesso poteva essere per la Pirossigeno che avrebbe meritato. E’ stata una partita molto equilibrata, corretta e combattuta, lottata su ogni pallone e con qualche spunto di bel gioco. Gli episodi che hanno deciso il match non meritano commenti ma approfondimenti da parte degli organi che scrivono le regole.
Complimenti al Polistena e da parte Pirossigeno la promessa che nella prossima stagione tenterà di fare anche meglio di quanto fatto in questo campionato.

Finita la stagione con un bilancio generale molto positivo, è tempo anche di spendere due parole sui giocatori, uomini speciali che hanno segnato la vita della società in questi mesi torturati dl covid.

Del Ferraro: un signor professionista e un grande portiere. Impossibile trovare un neo nel suo comportamento in campo e fuori.

Alex: che giocatore. Meraviglioso interprete e metronomo del gioco rossoblù. In molti ce lo invidiano.

Poti: guascone e coraggioso, tecnica e visione di gioco, dribbling e tiro. Imprescindibile.

Grandinetti: Un gladiatore. Chi vuole stare nei pressi della nostra area di rigore deve fare i conti con lui e sono conti molto duri. Capocannoniere della squadra e terzo nella graduatoria generale. Ha la dinamite nel piede.

Fedele: il nostro grande capitano. Uomo d’ordine in campo e riferimento nello spogliatoio. L’esperienza non ha eguali rappresentanti.

Marchio: continua a stupirci anno dopo anno. Il suo piede mancino ha tutto per esser catalogato “magico”. Ha lasciato la sua firma sulla stagione e l’augurio è vederlo ancora in campo con la Pirossigeno.

Piromallo: un finale sfortunato per il cosentino doc. Ha sempre dato tutto e alcune partite sono andate in porto grazie ai suoi gol.

Rosato: un giovane pivot che nel corso del campionato è migliorato sotto la guida di Tuoto.

Tusar: arrivato a gennaio, lo sloveno è andato crescendo settimana dopo settimana. La classe non gli manca e certamente con l’esperienza migliorerà le sue prestazioni.

Pagliuso: il pianista ha conquistato la fiducia del tecnico e messo in mostra buone qualità. Deve migliorare nel carattere e nella determinazione e sarà pronto per essere protagonista di primo livello. Su di lui ci sono certezze e speranze.

Canonaco: un gioiellino da coltivare. Solo un’apparizione in campo per fargli segnare l’esordio, ma per quello visto in allenamento il futuro è tutto dalla sua parte.

Savuto: altro giovane gioiello della Pirossigeno. Impegno, dedizione, serietà. Deve credere di più nelle sue qualità che certamente non difettano.

Gallo: il secondo portiere rossoblù è affidabile e sicuro tra i pali. Sembra un veterano e ha solo 19 anni.

Zamirton: la chioccia dei portieri. Chiamato a giocare qualche partita non ha mai deluso. Non si può che ringraziare.

Lo staff tecnico con Tuoto in testa, seguito dal suo secondo Cariello, con il preparatore fisico De Sensi, il fiso terapista Colonnese perita il 10 con lode.

Un plauso al lavoro del magazziniere Lo Gullo, sempre presente in un lavoro di dedizione verso gli altri.


La Società? Beh 10 con lode e il bacio accademico, cosa dire di più!! (www.cittadicosenza.it)