Giovanissimi Vibonese, un trionfo già scritto

premiazione Giovanissimi ViboneseI giovanissimi della Vibonese calcio a cinque, allenati dal duo Maccarrone e Rubino, conquistano anche il titolo di campioni regionali di categoria. La formula del torneo regionale prevede che le quattro vincitrici dei tornei provinciali organizzati dalle delegazioni di Catanzaro (Acquacalabria Girifalco), Vibo Valentia (Vibonese), Rossano (Il Gatto e la Volpe) e Gioia Tauro (Giovani Falchi 2007) si affrontino al Palasport di Maida in due gare di semifinale con scontro secco in finale delle due compagini vittoriose. La Vibonese supera in semifinale i Giovani Falchi 2007 ed in finale il Gatto e la Volpe, vincitrice della propria gara di semifinale. I mister convocano 14 elementi che alla fine troveranno tutti il giusto spazio nell’arco del doppio impegno e cioè Messina Leonardo, Mazza Felice, Briga Alessandro, Calzone Alessandro (c), Cammarata Alessandro, Traclò Simone, Marasco Pantaleone, Di Prisco Vincenzo, Curello Pio, Calzone Francesco, Di Santo Manuel, Viapiana Daniele, Caruso Frezza Lorenzo e Barletta Danny. I giovani rossoblu sciorinano un’ottima prestazione già in semifinale al cospetto dei Giovani Falchi 2007, mettendo alle corde un avversario che non sa reagire al pressing ultraoffensivo imposto dai tecnici Maccarrone e Rubino. I mister percepiscono e captano un avversario in difficoltà sin dalle prime battute di gioco e chiedono ai loro giocatori di alzare il baricentro fino all’area di porta avversaria.Vibonese Giovanissimi Si distinguono immediatamente ottime individualità al servizio di un gioco corale con chiari riferimenti offensivi e difensivi. Dietro si soffre poco ed il 5-2 finale è un po’ bugiardo rispetto alle ripetute e chiare occasioni da rete create e mal sfruttate dai giovani rossoblu. La gara di finale al cospetto della compagine de Il Gatto e la Volpe è un monologo. I giovanissimi della Vibonese calcio a cinque azzannano gli avversari, mettendoli alle corde e già il primo tempo, che si conclude 3-1, lascia intravedere il tanto agognato epilogo. Il secondo tempo, poi, è l’apoteosi. La Vibonese giunge ripetutamente al tiro in porta, concretizza maggiormente la mole di gioco che crea finalmente con maggiore lucidità e chiude ogni discussione con un 6-1 perentorio. Al triplice fischio della finale gioia e tripudio in casa rossoblù con capitan Calzone che alza il trofeo regionale strameritato per quantità e qualità di gioco espressa. Idee chiare e precise eseguite alla perfezione. Una ricetta semplice, ma sempre efficace.

Le pagelle

Leo Messina (p): Chi pensa che sia stato un errore portare un solo portiere nonostante l’assenza di Domenico Cimato si deve ricredere. Pochi interventi per il portierino rossoblù, ma tutti decisivi.

Felice Mazza: Preciso, puntuale, a tratti devastante, una vera sorpresa, per chi non lo conosce abbastanza. Ragazzo schivo, ma in campo si è fatto sentire, eccome.

Alessandro Briga: Strepitoso protagonista della fase provinciale. Nella gara di semifinale non fa mancare il proprio apporto, prezioso come sempre.

Alessandro Calzone (c): il capitano non fa sbavature, anzi ruba palloni, riparte con classe e se la situazione lo consente, segna pure. Un baluardo dietro, tanta roba coi piedi.

Alessandro Cammarata: Il pivot per eccellenza. Difende palla, fa salire gli intermedi, scarica e conclude. Cosa chiedere di più?

Simone Traclò: Semplicemente perfetto nella gara di finale. Argina ogni ripartenza avversaria con anticipi puntuali e precisi figli di una scelta di tempo ottima. Probabilmente il migliore in campo.

Leo Marasco: Il ragazzino ha qualità! Viene impiegato come universale, gioca in ogni ruolo con personalità e spiccata lucidità. Non fa una piega quando tentano di buttarlo giù.

Vincenzo Di Prisco: Qualità, tanta, messa al servizio del collettivo. Si sacrifica se il caso lo impone e le necessità lo costringono. Meriterebbe qualche gol in più.

Pio Curello: Semplicemente una forza della natura, una macchina da gol. Solo che aggiunge alla fase offensiva una strepitosa quanto inaspettata fase difensiva. Perfetto.

Francesco Calzone: Meglio in finale che in semifinale. Hamsik non delude, corre, dribbla e sempre con cuore e generosità. Stantuffo indispensabile.

Manuel Di Santo: Se la squadra non perde palla e non subisce è perché in campo c’è lui. Se la squadra riparte e segna è per lo stesso motivo. E’ il ragazzo che fa una squadra. Semplicemente indispensabile.

Daniele Viapiana: Gioca un’ottima semifinale e viene premiato il suo impegno profuso nella fase provinciale. Ha i tempi giusti e si trova sempre al posto giusto. Chiamarlo rincalzo è assolutamente riduttivo.

Lorenzo Caruso Frezza: Non è facile per chi ricopre il suo ruolo nel campo ad 11 adattarsi al calcio a cinque. Invece, da ragazzo intelligente qual è capisce al volo mansioni e compiti. Efficace, prezioso e tecnicamente eccellente.

Danny Barletta: Il mister gli chiede di sfondare a sinistra. Il pendolino parte e non lo ferma nessuno. Macina strada, serve assist ai compagni. Il palo gli nega la gioia del gol in finale.

Commento Mister Maccarrone

mister Maccarone Rino Putrino e Peppe RubinoSe è un sogno non svegliatemi. Un paio di mesi fa iniziavamo a macinare gioco e punti. Abbiamo stravinto la fase provinciale. Oggi siamo diventati campioni regionali. Portiamo alla nostra società due trofei, uno provinciale ed uno regionale, assolutamente meritati, conquistati al cospetto anche di compagini che praticano solo calcio a cinque. Come abbiamo sempre sostenuto assieme a Mister Rubino, abbiamo cercato di sfruttare ogni centesimo di secondo a noi concesso nel fitto calendario di impegni dei ragazzi, cercando di inculcare loro il giusto spirito e la giusta mentalità. Abbiamo fatto pochi allenamenti ma molte partite allenanti, provando ad inserire gara dopo gara tutti i principi basilari del futsal. Vedere oggi i ragazzi esercitare una pressione perfetta oppure ricordare posizionamenti che reputiamo basilari per il calcio a cinque è un piccolo miracolo in rapporto al tempo con loro trascorso. Ringrazio tutti i ragazzi uno per uno, mi hanno regalato una gioia immensa. Divenire campioni regionali non vuol dire semplicemente vincere un trofeo, essere i primi, ma vuol dire soprattutto inculcare ai ragazzi una mentalità vincente, iniziare un percorso di crescita fondato sul saper vincere. Sono sicuro che da grandi non potranno dimenticare il momento della premiazione. Solo chi alza un trofeo ricorda quanto è bello lottare per vincere di nuovo. Chi perde non saprà mai cosa significa. Colgo l’occasione anche per ringraziare tutti i genitori dei giovanissimi, sempre corretti e senza i quali le trasferte sarebbero state ardue se non impossibili. Non ricordo che qualcuno si sia mai avvicinato a chiedere alcunché per il proprio figlio e questo è espressione di educazione anche inculcata loro da una società seria, in cui ognuno ha il proprio ruolo. Ringrazio anche Rino e Lorenza Putrino, ai quali abbiamo regalato il massimo che si potesse vincere per la categoria, fin ora, ma dai quali abbiamo ricevuto tanto, umanamente e professionalmente.

Commento Mister Rubino

Con i giovanissimi abbiamo disputato 14 gare tra campionato provinciale e fase regionale e 14 vittorie schiaccianti,  20 o poco più i ragazzi impiegati nelle varie gare, 170 e passa i gol nelle 14 gare disputate, beh che dire, numeri da assoluta dominatrice , numeri di una vera e propria schiacciasassi. Ragazzi che si appassionavano di partita in partita. Gare definite “allenanti” che con un minimo di organizzazione li portavano ad essere sempre più completi e sempre più forti. Non ho mai avuto dubbi sulle loro prestazioni, crescevano di gara in gara. Chi si inseriva nell’ossatura della squadra non si trovava mai spaesato, riuscendo ad interpretare sempre ogni gara al meglio.Non riuscirei a far eccellere una prestazione di un ragazzo rispetto ad un altro, al di là dei portieri ottimamente preparati da mister Messina, gli atleti di movimento hanno dato il massimo in ogni posizione del campo.

Scritto da: Comunicato stampa