Catanzaro, Modestia a tutto campo sui giovani

Modestia giovanidi Pier Santo Gallo – Franco Modestia fa il punto della situazione sul settore giovanile del Catanzaro C5 Stefano Gallo. Tornato nel mondo del futsal dopo la lunga esperienza nell’Us Catanzaro il Responsabile del vivaio giallorosso si è concesso ad un’intervista (curata dall’ufficio stampa della società del presidente Alfieri), parlando del presente e del futuro dello stesso.

Dal settore giovanile della massima espressione calcistica del capoluogo a quello della massima espressione calcettistica dello stesso. Che ambiente ha trovato?
«Partiamo innanzitutto col dire che io sono arrivato a stagione in corso, ma sin dal mio insediamento mi sono reso conto di come la società abbia messo in piedi, grazie anche all’esperienza e alla competenza di Enzo Fabiano, un settore giovanile che nel giro di poco più di 7 mesi è già diventato un’importante realtà, nonostante sia partito da zero e abbia dovuto fare i conti, rispetto magari ad altri noti vivai del futsal nazionale, con una città in cui è il calcio lo sport più praticato e, soprattutto, ci sono numerose scuole calcio con una riconosciuta tradizione. Ora non resta che continuare a lavorare per rafforzarlo e completarlo per quanto riguarda gli aspetti tecnici e organizzativi».

Come?
«Vogliamo implementare le figure a disposizione delle varie rappresentative e ci siamo già messi in moto per individuare le persone giuste: istruttori laureati ISEF per la Scuola Calcio, preparatore atletico per le categorie che ne hanno bisogno, preparatore dei portieri e tecnici competenti e abituati a lavorare con i giovani. Se raggiungeremo un certo numero di iscritti, inoltre, cercheremo di istituire un servizio navetta, visto che la società è munita di due minibus. Inoltre terrei a sottolineare che il Catanzaro C5 offre ai bambini della Scuola Calcio e ai ragazzi delle altre categorie la possibilità di allenarsi e giocare al chiuso, in una struttura come il PalaSant’Elia rimessa a nuovo in estate dalla società e dotata di palestra, spogliatoi e campo di gioco in parquet 40×20 mt omologato per gare internazionali. In più speriamo che ci vengano messe a disposizione altre strutture della città, altrimenti ci stiamo attivando anche nell’immediata periferia. Ci tengo inoltre a precisare che la nostra è una Scuola Calcio (e non una Scuola Calcio a 5), poiché nei primi anni di pratica non si può fare differenza, la tecnica va insegnata e fatta sviluppare a tutti e in questo caso il parquet è l’ideale. Poi i nostri istruttori capiranno se i giovani atleti saranno portati per il futsal o per il calcio a 11 e li indirizzeranno verso la giusta direzione».

Ha toccato l’argomento PalaSant’Elia, inevitabile non spendere qualche parola sulla chiusura del palazzetto gestito dal Catanzaro C5.
«Guardi, di parole ne bastano davvero poche: cavilli burocratici che sono stati portati all’esasperazione. Posso assicurare che tutto è in via di risoluzione».

Questa (temporanea) chiusura del PalaSant’Elia ha intralciato l’attività della prima squadra e del settore giovanile, ma i risultati stanno arrivando, eccome!
«Ovviamente si sono creati disagi per tutti ma, grazie alla vicinanza dell’Assessore allo Sport del Comune di Catanzaro Tony Sgromo e del Catanzaro Club, nella persona del presidente Franco Rotella, che ci hanno messo a disposizione rispettivamente il PalaGallo e il campo dell’Agraria, stiamo sopperendo a questo momento di difficoltà. Per il resto è vero, i risultati stanno arrivando, visto che Under 21 e Allievi si sono qualificati alla fasi successive dei loro rispettivi tornei, così come la Juniores-Under 18 e i Giovanissimi (attualmente primi in classifica) sono avviati a percorrere la stessa strada. Ma quello che importa e che mi ha spinto ad accettare questo incarico è che il settore giovanile del Catanzaro C5 è finalizzato e non fine a se stesso: vincere i campionati è bello e dà prestigio, ma credo sia più importante far emergere ragazzi in grado di misurarsi ai livelli importanti raggiunti dalla prima squadra. Basta notare come quattro elementi dell’under 21, insieme a Frangipane e Matteo Calabrese, sono stati coinvolti in pianta stabile nel progetto tecnico di Andrea Lombardo e tra questi il ’97 Luca Frustace è stato convocato due volte nella Nazionale azzurra under 21. Queste credo siano le soddisfazioni più grandi e ovviamente Frustace non rappresenta un traguardo per noi, ma una meta che vogliamo far raggiungere a più ragazzi possibili del nostro vivaio».