Sporting Locri, il caso è chiuso! Tutto una montatura

IMG 4944di Giuseppe Praticò – Ciò che è stato paventato adesso è realtà. Il caso Sporting Locri è tutta una montatura. A dirlo non è certamente un semplice “giornalaio” di Reggio Calabria che prende il nome Giuseppe Praticò, accusato in più occasioni di aver montato una vera e propria “storiella” alla ricerca di notorietà e tanti click sul proprio (???) sito, ma il Procuratore di Locri Luigi D’Alessio.

Come riportato dalla Gazzetta del Sud nell’articolo a firma di Pino Lombardo, intervistato dal TG3 regionale, è stato proprio il capo della Procura della Repubblica a dichiarare che da tempo si sospettava che le strane minacce denunciate dali vertici dello Sporting fossero poco credibili e che quei pizzini erano costruiti in casa e che la ‘ndrangheta non centrasse nulla. Dietro i fantomatici pizzini si nascondeva in realtà una guerra tra correnti di controllo del club.

Il caso viene quindi definitivamente chiuso senza colpevoli. Infatti, anche se certamente chi ha concepito l’operazione ha compiuto qualcosa di moralmente sconsolante, la Procura di Locri non avrebbe rilevato niente di penalmente rilevante come potrebbero essere gli estremi del procurato allarme.

A differenza di altre testate giornalistiche non cerchiamo applausi o consensi per aver immediatamente dubitato sull’accaduto, ma almeno consentiteci di affermare che.. ve l’avevamo detto.

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