Lettera aperta di Paolo Barbarossa ad Ercole Vescio

Paolo Barbarossa col presidente del Bisignano Magic Games Francesco RedaCarissimo Vescio, ci conosciamo da vecchia data ed abbiamo operato sempre per l’affermazione del calcio a cinque e seppur ricoprendo ruoli diversi abbiamo sempre nutrito sentimenti di rispetto e stima. Ho voluto premettere ciò perché, a scanso di equivoci, il mio vuole essere un intervento costruttivo. Rientrato dopo anni di assenza in questo sport mi sono ritrovato a vivere la stagione tecnicamente più esaltante degli ultimi dieci anni; tutto ciò é frutto di sacrifici in tempo e denaro investiti da Presidenti e Società che hanno determinato un notevole salto di qualità sia organizzativo ma soprattutto tecnico-qualitativo di cui ne ha tratto vantaggio l’intero movimento se é vero come é vero, ad esempio, che la Juniores Regionale ha vinto il Trofeo delle Regioni. Però, mio malgrado a questa crescita considerevole non riscontro una altrettante crescita del livello arbitrale, é vero che non tutti i cicli generazionali possono avere i Vescio, i Verrengia, ecc. però qui siamo molto lontani da quegli standard e se a questo aggiungiamo atteggiamenti poco professionali, gli interventi con l’indice puntato di queste ultime settimane diventano più che fondati. Quella del presidente Reda prima e l’ultima del presidente Salvino non vanno considerati semplici sfoghi di chi a perso una gara ma semmai vanno approfonditi e va spiegato “se trattasi o no di una casualità che entrambi i pessimi arbitraggi si siano verificati a Polistena e mi auguro che non si dica che siano le migliori coppie arbitrali perché altrimenti siamo veramente alla frutta. E quando discuto il rendimento non mi riferisco alle decisioni tecniche che pure in entrambi i casi hanno seriamente influito sul risultato finale ma mi riferisco anche ad un atteggiamento poco professionale perché personalmente non mi va di assistere ad un primo arbitro che assegna un rigore inesistente ed il secondo arbitro che si gira verso la nostra panchina e dice “io no lo avrei dato” questi atteggiamenti irriguardosi e poco professionali non fanno altro che inasprire gli animi. Così come non esserci traccia nel referto arbitrale del comportamento di mister Molluso che afferra il giocatore Orsi strattonandolo per i capelli con l’arbitro che assiste consentimi qualche dubbio lo alimenta trattandosi di arbitri della sezione di Reggio. Un Campionato che si vive con quattro squadre al vertice divise da soli due punti merita maggiore attenzione e designazioni meno casalinghe. Ho sempre ritenuto che il confronto dialettico é il miglior modo per affrontare e risolvere i problemi e verificarne i margini correttivi. Conoscendoti sono certo che avrai la capacità di individuare questi margini e porre in essere i dovuti accorgimenti, affinché tutti: Società, Arbitri, Designatore e Lega al termine di questa stagione possiamo applaudire e rendere onore alla vincente, senza ombre e dubbi che non porterebbero ad altro che veleni e polemiche che di sicuro, come dice Salvino, danneggerebbero l’intero movimento.

Paolo Barbarossa

Scritto da: Comunicato Stampa