Mancate iscrizioni femminile, il pensiero di Franco Diara

Diara Francodi Franco Diara – Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta di Franco Diara ex consulente immagine della Pro Reggina, Sporting Locri e AZ Gold.

A seguito di tutte le lamentele e le legittime ragioni per le mancate inscrizioni al campionato di serie a femminile, faccio presente per i “distratti” che questa ”mannaia” ha già colpito e sta’ colpendo da anni grosse società’ blasonate spagnole ed europee vincitrici di importanti titoli sportivi :

A Reggio Calabria per esempio, se è possibile parlare di Italia, è gia’ successo, società’ come la “Pro Reggina 97” che vince uno scudetto e addirittura la super coppa è stata ignorata totalmente dalle “istituzioni” e dal mondo imprenditoriale.

Società’ distrutta successivamente, da presuntuose e scellerate programmazioni. E il risultato è stato prevedibile,

la totale scomparsa, e successivamente destinati a sciogliersi come neve al sole.

Non si può iscrivere una squadra in serie “A” pensando “poi qualcosa accadrà” come ormai fanno tutti o quasi tutti i presidenti, ricordo che, tutte le società’ che arrivano dai campionati “CSI” hanno fatto tutti indistintamente grossi sacrifici, non solo questa o quella. Il problema è dare continuità.

La soluzione naturale è che bisogna lavorare su un progetto condiviso che ha bisogno di:

  • Sostegno aggregativo sociale ed “istituzionale forte”,
  • Personale tecnico preparato e soprattutto “Competente”
  • Un settore giovanile e scuola calcio

Per costruire le basi di una società, in modo da garantire alle donne e non solo l’opportunità’ e l’inserimento in questa disciplina sportiva che è il calcio a 5, in fase di sviluppo e in costante evoluzione a livello locale, regionale, Nazionale ed Europeo.

Se oggi le società’ non possono o non prevedono quest’assetto organizzativo di base, ho un consiglio da dare.

“Non Iscrivetevi” non ci provate nemmeno.

Purtroppo quando si vince un campionato di CSI, l’incoscienza è quella di pensare e credere di poter fare un campionato di serie “A” con lo stesso organico, inserendo qualcuno di esperienza, ed affidarsi all’ entusiasmo e al gruppo, ma senza qualità, tecnica effettiva, senza una seria programmazione e senza soldi …è profondamente sbagliato.

Dedicato, a tutti quelli che, amano il calcio a5 “femminile”.

Ma soprattutto a quelli che “lavorano” per migliorarlo

(che sono pochi)

Giornalisti e operatori di settore, distratti, effimeri, nei contenuti tutti uguali.

La mia valutazione personale è che:

Considerando il costante impegno della donna a raggiungere sempre più obiettivi mirati, la sua incisiva lotta per le pari opportunità, e il suo tenace e crescente impegno per emergere sempre più nella scala sociale,

Mi dà modo di pensare da anni che.

Il futuro del calcio a 5 futsala è solo ed esclusivamente quello “femminile” perché’ attraverso la figura femminile, sia singola sia di gruppo è possibile, sviluppare una efficace Progetto di Comunicazione ed una efficace promozione di immagine,

Ma per ottenere risultati rilevanti, bisogna adoperarsi, per introdurre, e Investire, ripeto, Investire, sulla “Comunicazione e Promozione di immagine, attraverso un progetto condiviso con Media, carta stampata e giornalismo di settore a tutela della squadra, della società’ e singole giocatrici. Questo è il futuro…!!!

Quindi è Utile l’ introduzione di una figura nuova e professionale nell’ assetto delle società’ che sempre più devono essere Aziende e non più Patriarcali.

Attraverso questa figura professionale

E’ possibile e utile, sviluppare progetti, forme di autofinanziamento introducendo, aziende a sostegno di quelle società che intendono intraprendere questo percorso, ma soprattutto devono essere CREDIBILI.

Il riferimento è a quelle società che intendono fare la Differenza, non essere più Provinciali, ma AZIENDE.

Investire infine per dare la possibilità agrregativa sociale e sportiva che interessa una città intera così da avere una risonanza e visibilità’ oltre che locale anche Nazionale e poter svolgere un campionato in serenità riducendo il più possibile il “gap” economico-finanziario.

In modo da consentire una più ampia e tranquilla programmazione, futura.

Franco Diara                  Comunicazione & Image-Promoter